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Emozioni

Fotografia / 15 Novembre 2020
Emozioni 
Emozioni di famiglia

Emozioni di famiglia

Alla fine vien da pensare che tutto si riduca a riempire una pagina web, scrivere una storia su un blog, mostrare le proprie fotografie.
Io preferisco pensarla come Coelho, secondo il quale l’universo esista perché possiamo condividere le nostre emozioni con qualcuno. 
E allora decido di mostrare la mia settimana.
Le scritte blu mostrano altre fotografie.
Mentre pensi a come scattare la foto per il secondo dente caduto  e scorri quelle dell’intera settimana, ti balzano agli occhi tutte le emozioni.
Della mattina quando sveglio da poco, nel percorso verso la cucina, decide di abbracciare la madre, e cosi vale per la sorella.
O, contrapposta, quando è pensieroso con la testa al muro dopo un rimprovero.
Prima della scuola, con il dente che si muove, e nessuno potrà rassicurarti o tranquillizzarti che quando cadrà non farà male.
Dopo però, all’uscita di scuola sei impaziente di mostrarmi che il dente è caduto e dirmi che tu non hai pianto.
Anche se emozioni bugiarde, quelle imitate da un bambino nel mostrati i suoi denti mancanti e il suo essere stato forte nell’occasione.
Mentre la sorella, chiede per la prima volta di essere fotografata per emulare il fratello modello, con tutto l’imbarazzo iniziale.
In ogni luogo, c’è sempre un’emozione che meriterebbe di essere vista, se non fotografata.
Un bambino e l’aquilone che vola, la corsa dietro a un piccione, sentirsi in pericolo nel più alto dei lampioni, sono tante e tutte differenti.
Emozioni e autoritratto
Ma se scattare e “fermare” un’emozione è difficile, bloccare le proprie, per chi non si è mai sottoposto all’autoritratto, comporta un enorme sforzo. 
Allora provi un nuovo progetto, quello personale, di un cambiamento “estetico” che proverai a portare avanti fino all’estate, e che comporta svariati e ripetuti tentativi con l’autoscatto che conosci a malapena.
E provi nel buio della notte, la mattina davanti allo specchio o poggiato alla parete, quando sei solo e gli impegni lo permettono, con l’idea che se pur non piaceranno a te, potranno sempre piacere a “loro” che un domani, non vorranno solamente rivedere se stessi che crescono, ma avranno piacere di ricordare chi fotografava. 

Emozioni e autoritratto

Chi fotografa come me, meglio di me direi, sa che non saranno mai abbastanza le foto che potrai fare, seppur nelle solite ambientazioni incontrate.
Una mattina, nella solita finestra di quel bagno, che è anche la stanza più fotografata, ti trovi a osservare un doppio riflesso tra le mattonelle e lo specchio.
Vedi quella donna che tante volte la si è fermata, forse mai a quell’ora del giorno e con la fascia tra i capelli e come per mimesi ti ricorda un quadro di Hopper.
Emozioni di famiglia

Emozioni di famiglia

Così provi le stesse emozioni che senti nel guardare gli originali. 
É proprio vero, devo dare ragione a Coelho, la nostra vita è fatta di quante più emozioni proviamo, e senza di esse il tempo è solo un orologio che gira.
Per vedere le foto di famiglia – link
Per vedere le foto ritratto – link

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