Un’ostetrica modella
Fotografia / 11 Dicembre 2020“Link” per vedere tutte le foto, anche quelle non presenti nell’articolo
Prima un avvocato, poi un’ostetrica. Ora sono curioso di vedere i volti delle prossime “professioniste” che verrano a farsi ritrarre da me.
C’è poco da raccontare, gli sviluppi sono simili a quelli della volta precedente. Ci siamo incontrati nel parcheggio, siamo entrati nello studio e abbiamo scattato delle fotografie.
Prima abbiamo parlato un pò di noi.
Lei come prima sessione desiderava essere ritratta con i vestiti che indossa per più tempo nell’arco della giornata. La sua divisa rosa da ostetrica, tipica delle persone che si vedono girare nei reparti di ginecologia e ostetricia.
Non abbiamo scattato fino a quando non siamo riusciti a recuperare una bic da infilare nel taschino, perché un’ostetrica che si rispetti, come un guerriero con la sua spada, non può andare in giro in reparto senza.
Come si noterà dalle foto, chi sa cogliere in lei la naturalezza delle espressioni, non era nuova a farsi fotografare.
Davanti all’obiettivo della macchina, sotto le luci del flash si è mossa a sincrono con ogni lampo di luce che le rimbalzava sul viso.
Per proseguire siamo andati sul casual. Jeans e due canotte; una chiare e una scura.
Abbiamo scattato posizionando il banchetto sia in verticale che in orizzontale. Lei, sempre a suo agio ha continuato adottando ogni volta una posa differente, senza necessità del mio intervento.
Il viso guardava in camera solo sotto mia richiesta, per il resto alternava profili con la giusta inclinazione del viso.
Abbiamo inserito stivali e giacca che avrebbe indossato sul set per dare un pò di movimento alla fotografia.
Ogni elemento differente introdotto nella scena crea sempre diverse e interessanti pose meritevoli di essere fotografate.
Poco prima che concludessimo, abbiamo optato per un vestito più morbido a fiori. Mentre lo indossava, ha notato sul soffitto dello studio l’altalena e mi ha chiesto se fosse possibile utilizzarla. Ovviamente abbiamo proceduto come da lei richiesto, sia perché non si può dire di no ad una donna, secondo perché vestito e altalena erano un mix perfetto.
Così abbiamo concluso la sessione di scatti.
Due ore trascorse insieme. Quattro cambi indumento, musica e non per ultimo, abbiano parlato per tutta la durata della sessione.
La fotografia non è solo creare un prodotto. È anche un occasione per mettere alla prova se stessi. Vedere se stessi con gli occhi dell’altro.
Le parole che Giulia mia ha detto dopo aver visto alcune sue fotografie sono state: “sono espressioni strane da vedere nel mio viso. Però mi piacciono.”
Lei è Giulia e quelle che avete visto sono le sue movenze e le sue espressioni, che senza dubbi “piacciono”
Lei è: Un’ostetrica modella